Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Relazione alla prima sessione "L'agricoltura tra innovazione e tradizione. Uno scenario" nell'ambito del Seminario internazionale di studi delle ACLI su "L'agricoltura tra innovazione e sfruttamento", sostenuto dall’EZA e dall’Unione Europea (Triuggio – Milano 15 – 17 ottobre 2015)
La domanda a cui cercherò di rispondere con la presente relazione è la seguente: “Quale agricoltura possiamo immaginare per il prossimo futuro?” La situazione attuale in Europa vede confrontarsi una pluralità di modelli che si vanno articolando tra poli estremi: le agricolture che s’innovano continuamente e quelle che restano immobili e stagnanti da decenni; le campagne che si sono inserite nei percorsi della nuova ruralità e quelle che, dopo essere state interessate dalle innovazioni degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso a seguito della Rivoluzione verde, non si sono più innovate e sono tornate ad essere latifondo, magari a conduzione familiare e praticando colture intensive, ma ricorrendo al caporalato; i territori desertificati delle montagne che si spopolano e le città-territorio che riscoprono la civiltà degli orti. Emerge dappertutto timidamente un terziario innovativo che reinventa, in forme diversificate, l’agricoltura di servizi che caratterizzava gli albori della civiltà agraria quando nacquero le prime comunità sedentarie. Per comprendere il senso di tale evoluzione potrebbe tornare utile un rapido esame delle rotture storico-antropologiche, socioeconomiche e tecnologiche che hanno interessato le campagne europee.
Le conoscenze su questi aspetti e sull’evoluzione delle mentalità e dei comportamenti degli individui e dei gruppi umani sono ancora scarse e frammentate per territori diversi. Meriterebbero, invece, di essere approfondite mediante organici progetti di ricerca. Non si comprenderanno mai gli attuali problemi dell’Europa e degli europei se non si esamineranno fino in fondo i caratteri delle radici rurali e i mutamenti sociali che sono avvenuti nelle campagne e nelle città del nostro continente.